Mostro o vittima?

Ogni volta che mi approccio ad un nuovo libro di argomento mitologico mi assale sempre una certa paura. Troverò rispettato, per quanto ammodernata la base mitologica o mi troverò tra le mani pura invenzione, con un totale stravolgimento del mito?

Il segreto di Medusa di Hannah Lynn riesce a mio parere a rispettare il mito originario dando però nuova linfa e nuovo significato al racconto classico.

Medusa è una giovane bellissima che, per sottrarla ad un futuro matrimonio con un marito molto più anziano, i genitori destinano al tempio di Atena. Lì la sua compassione, il modo di approcciarsi alla sofferenza, soprattutto delle donne, la sua abnegazione al culto della dea, la sua saggezza, la rendono una sacerdotessa amata e temuta, e cara alla dea stessa.

Ma la libidine di un dio, Poseidone, ha la meglio su di lei. E nonostante, subisca violenza la dea della saggezza, che, in alcune occasioni, tanto saggia proprio non è, la caccia e per punirla ulteriormente la trasforma nel mostro che la tradizione ci riporta: una testa di serpenti sibilanti e uno sguardo che pietrifica. La sua maledizione si abbatte immediatamente anche sui genitori, pietrificati, e sulle sorelle, trasformate anche loro in terribili Gorgoni. Passano i secoli, Medusa e le sorelle rilegate su un’isola sono ormai mostri a tutti gli effetti: chi si avvicina all’isola per ucciderle, subisce la stessa sorte e viene pietrificato.

Qui la storia della bellissima sacerdotessa cacciata e maledetta si intreccia con quella di Perseo. Il giovane figlio di Danae, la giovane che viene fecondata da Zeus mediante una pioggia dorata, nonostante la ragazza viva reclusa in una torre, proprio a causa della solita profezia che preannuncia che la sua discendenza sarà causa della morte di suo padre.

Perseo è un eroe insolito, non è alla ricerca della gloria fine a se stessa, o di un’impresa che dimostri il suo coraggio e il suo ardimento, il suo desiderio è cercare di salvare la madre dal matrimonio con un uomo orribile.

Così si incrociano due destini: una donna tramutata in mostro dalla cecità di una dea e un ragazzo deciso a tutto, anche a rischiare di morire pietrificato pur di salvare sua madre.

Il segreto di Medusa si legge tutto d’un fiato grazie ad una narrazione fluida e serrata, capitoli brevi e una storia che incalza e pur conoscendola si vuole vedere come l’autrice la renderà, come dipanerà la matassa.

Hannah Lynn segue il filone già percorso da Madeline Miller e altre scrittrici di dare maggiore spessore e corpo alle donne che nel mito spesso sono spesso schiacciate dal maschilismo imperante: se agiscono o reagiscono diventano immediatamente mostri.

In questo caso Medusa è una donna bellissima e la bellezza, ancora una volta è maledizione. Pur servendo al meglio la dea Atena e portando soccorso e aiuto alle giovani spose costrette a subire la violenza dei propri compagni, è costretta a subirla lei stessa, ad opera di un dio, oltretutto, e senza essere creduta, ma anzi maledetta per aver profanato il tempio in cui presta la sua opera. Anche la madre di colui che poi la ucciderà e regalerà la sua testa piena di serpenti alla dea che così l’ha ridotta, è un’altra vittima inconsapevole dell’egoismo maschile. Suo padre, dopo le profezie nefaste su di lei, avrebbe voluto ucciderla. Si è salvata grazie a sua madre e alla decisione di rinchiuderla in una torre, antica Raperenzolo. Ma per lei non c’è qualcuno pronto a salvarla, ma c’è un altro dio dall’appetito insaziabile che pur di averla si trasforma in pioggia.

Due donne, due destini, due violenze perpetrate da divinità totalmente indifferenti del dolore e delle conseguenze delle proprie azioni.

Oggi come allora la violenza a cui è piegata spesso la volontà e il destino della donna, che se si ribella, o alza la testa, o fa sentire la sua voce, diventa Mostro. Alcuni pensano che mostri si nasca. Che ci siano creature approdate su questa Terra con un’oscurità talmente soverchiante nel cuore che l’amore di un misero mortale non potrebbe mai domarla. Secondo costoro, queste anime non possono essere redente e non se lo meritano nemmeno. Sono bestie, decise a portare il caos nella vita di chiunque incroci il loro cammino. Sono vendicative e piene d’odio e si meritano soltanto il nostro disprezzo. Forse è vero. Magari tutti i mostri sono così fin dalla nascita. Forse, però, è solo un espediente utilizzato per nascondere l’oscurità che tutti ci portiamo dentro. Che costringiamo noi stessi a nascondere al mondo intero perché non riusciamo nemmeno a immaginare quali misfatti orribili provocherebbe se le permettessimo di crescere. Perché è questa la verità che tutti noi conosciamo: l’oscurità cresce. Altrimenti sarebbe tutto più facile. Questa storia sarebbe più semplice, per molti versi, se l’oscurità fosse nata dentro di lei. Ma non è così. Lei non era così. Furono dei mostri a creare Medusa, ma lei non era nata da essi.

Medusa di Hannah Lynn – Newton Compton Editori (2021)- pag. 248

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