Alexandros

“Ho sempre sognato di andare oltre l’orizzonte che potevo raggiungere con lo sguardo, di arrivare all’ultimo confine del mondo, alle onde dell’Oceano…”

In queste parole rivive tutto lo spirito di Alexandros, cresciuto con gli ideali dell’Iliade, in Lui si unirono il furore guerriero di Achille, ma anche la sete di conoscenza e la curiosità di Ulisse. La sua continua espansione verso oriente è simbolo di quell’inquietudine e tensione verso l’infinito che caratterizza l’animo dell’uomo, per parafrasare Dante, fatto non per essere bruto, ma “per seguir virtute e canoscenza”.

La figura di Alessandro Magno è una delle figure più affascinanti e ricche di sfaccettature che la storia annoveri, anche perché la capacità di conquistare un impero così grande – non solo tramite le eccezionali imprese belliche ma anche grazie all’acume di mantenere in essere i vecchi governanti – unito alla giovane età e alla morte prematura, lo hanno fatto assurgere nell’empireo degli eroi immortali, quei miti la cui stella, nonostante i secoli, continua a brillare.

Di Alessandro ricordiamo soprattutto le indescrivibili doti da stratega, le enormi conquiste territoriali e le incredibili abilità in battaglia che lo aiutarono a costruire il più grande impero mai esistito. Eppure il condottiero macedone, pur legato alle tradizioni greche ed amante di quell’antica cultura – non per niente fu educato da Aristotele, fatto venire apposta in Macedonia dal padre Filippo, perché suo figlio assommasse le capacità del suo popolo, con la capacità di ragionamento e di apprezzamento del bello della cultura greca – rimase profondamente affascinato dalle usanze orientali, e arrivò a sviluppare il sogno di un impero multietnico, dove la contaminazione e l’intreccio di usi, costumi e tradizioni diverse, stava alla base di tutto. Nella sua breve vita non mancarono episodi in cui questa tolleranza ed apertura venne meno, uno su tutti la distruzione di Persepoli, ma il coraggio di fare scelte non facili e non appoggiate dal suo esercito e la sete di conoscenza del macedone furono indiscutibili.

Valerio Massimo Manfredi riesce a tratteggiare con grande capacità la personalità molteplice di Alessandro, la sua curiosità, l’apertura all’altro, l’acume politico, l’ardimento in battaglia, l’amicizia con un gruppo di uomini che lo seguirono nella sua impresa, mostrando luci ed ombre di un carattere estremamente affascinante: ombroso, irascibile e violento, eppure pietoso, empatico e generoso. Due anime in un solo corpo: il giovane di squisita cultura e d’insaziabile curiosità e il guerriero furente e barbarico, sterminatore implacabile. Come se lo spirito selvaggio e malinconico, curioso di ignoto e mistero della madre Olympias si fosse fuso in quello amabile, ma spietato, impulsivo ma razionale del padre Filippo. In quasi mille pagine, l’autore ce lo mostra innamorato, disperato, desideroso di vendetta, ammalato, ferito, umiliato; un uomo vero che riuscì in un’impresa impossibile. Lasciandosi alle spalle le tribù barbariche, con davanti agli occhi le città dei greci con i loro templi e le loro biblioteche, spinse lo sguardo ancora più in là accarezzando il sogno di un impero immenso e aperto a tutte le differenze dei vari popoli.Davanti a noi sfilano una trentina d’anni in cui si sommano imprese enormi: la diffidenza delle polis greche, gli intrighi di potere, la descrizione delle battaglie, il fascino del regno persiano, le differenti usanze, i vari culti e risuona il tamburo di Cheronea, il grido di battaglia“Alalalài”, lo scalpiccio dei cavalli. Su tutto, però, spicca Lui, Alexandros, erede di Achille, la passione di un sogno, inseguito e conquistato a cavallo del suo meraviglioso Bucefalo.
E nonostante le quasi mille pagine, la scrittura appassionante e la struttura incalzante lo rendono un libro assolutamente da leggere.

Alexandros di Valerio Massimo Manfredi raggruppa i tre romanzi che l’autore ha dedicato ad Alessandro Magno:
Il figlio del sogno
Le sabbie di Amon
Il confine del mondo

Alexandros di Valerio Massimo Manfredi – Oscar Mondadori (2010) – pag. 967

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