“Non c’è fumo senza fuoco”

Il terrore viene per posta di Agatha Christie un affascinante romanzo per immergersi nell’idilliaca campagna inglese che nasconde segreti e bugie.

Quanto male può fare una lettera anonima? Anche se non dice la verità, anche se le cose che racconta sono solo illazioni spesso campate in aria senza nessuna base di veridicità? Tanto, ancora di più quando il paese è piccolo e la gente mormora. Infondo un detto recita “Non c’è fumo senza fuoco” e quella cascata di maldicenze alla fine può generare davvero qualcosa di brutto.

Jerry Burton si è trasferito in un ameno luogo di campagna con la sorella per trascorrere un periodo di convalescenza dopo un brutto incidente. Il medico gli ha prescritto riposo e niente pare più indicato di un cottage nella campagna inglese, lontano dalla frenesia della grande città e dalle preoccupazioni, peccato che poco dopo il suo arrivo nella piccola cittadina comincino ad essere recapitate missive anonime, scritte con caratteri di stampa ritagliati. La cosa più che preoccuparlo lo incuriosisce e nel fare visita ai vari membri della comunità cerca di saperne di più: capire chi altro ha ricevuto la lettera e quale accusa contiene.

Soprattutto perché il contenuto delle lettere, sebbene, tutti ripetano che dove c’è fumo deve esserci anche fuoco, non corrisponde al vero. Eppure ci sarebbero altri segreti nascosti che potrebbero essere rivelati.

«Vede, ci sono molte cose che quelle lettere potrebbero dire e invece non dicono, questo è il curioso.»

E naturalmente tutti gli abitanti del paese vorrebbero sapere il perché di quelle lettere diffamatorie: per noia o per la gioia maligna di turbare la serenità degli altri? E soprattutto chi le manda? Secondo il sovrintendente Nash, che indaga sulla faccenda, l’autrice è una donna, ma non una popolana bensì una donna con una certa cultura, e una buona posizione sociale, insomma una signora arrabbiata con il mondo. “Penna velenosa” come è stata ribattezzata lancia accuse alla cieca ma queste accuse potrebbero prima o poi colpire nel vivo qualcuno e produrre effetti devastanti.

E così infatti succede e ad una prima morte ne segue poco dopo un’altra. E’ ora di chiarire cosa è successo e consegnare il colpevole alla giustizia.

Terzo romanzo di Agatha Christie con protagonista Miss Marple che qui compare solo a più di metà libro e in modo del tutto residuale, sebbene saranno le sue deduzioni a portare alla soluzione del caso.

Uno dei migliori romanzi della signora del giallo inglese, bravissima a creare quel clima di sospetto, in cui tutti possono essere colpevoli, e a dipingere con brevi tratti le personalità dei vari personaggi che animano la scena. La mancanza dell’investigatore, come già detto Miss Marple appare ma non ha il ruolo determinante e centrale di altri libri, rende, a mio parere, la narrazione più naturale, meno interrogatori, meno ricostruzioni, e un fluire degli eventi e degli accadimenti più sciolto. E poi, cosa abbastanza strana, Agatha Christie ci regala anche ben due storie d’amore nascoste tra le pagine!

Il terrore viene per posta [The morging finger 1942] di Agatha Christie – traduzione di Loredana Giacchetti – Oscar Mondadori (1993) pag. 197

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