Ma che meraviglia questo libro!
Sapete quanto ami la letteratura così detta per ragazzi e quanto tragga giovamento dalle storie appassionate e piene di avventure. Quando ho visto la presentazione di Francesca @fatinadeilibri non ho resistito e mi sono tuffata in questo sbalorditivo e mirabolante viaggio accompagnando la sua piccola protagonista nelle incredibili situazioni che le capitano.
La vita di Bronte, una ragazzina di 10 anni che vive con una zia Isabelle e il suo maggiordomo, è travolta dalla notizia che i genitori, che lei non ha mai conosciuto se non in una foto del loro matrimonio mentre danzano volteggiando su una pista da ballo, con alle spalle un violino che suona, sono morti, uccisi dai pirati. La notizia in sé non la sconvolge più di tanto, i genitori da quando è nata sono sempre stati in giro per il mondo e lei non li ha mai conosciuti, ma le hanno lasciato un testamento davvero molto particolare. Un testamento che la obbliga ad andare a trovare, da sola, tutte le sorelle del padre (ben dieci) seguendo delle dettagliate istruzioni (sono elencati addirittura i mezzi di trasposto da prendere, quanti giorni trascorrere da ognuna e vi sono raccomandazioni su ristoranti e locali in cui cenare!) e portando ad ognuna un regalo accuratamente preparato in precedenza. Nonostante lo sconcerto della zia Isabelle, che continua a ripetere che Bronte ha solo dieci anni e non ha mai affrontato nulla da sola, Bronte deve partire perché il testamento è stato ricamato a punto croce fatato il che la obbliga a seguire alla lettera le istruzioni, altrimenti qualcosa di terribile potrebbe capitare non solo a lei ma addirittura alla città in cui vive.
Passato lo sconcerto sull’approccio alla vita dei genitori, al quanto adrenalinica e bizzarra, Bronte si mette in viaggio e che viaggio!
Ogni zia ha una sua personalità, idiosincrasie e passioni e soprattutto ricordi da condividere con la nipote sui suoi genitori.
Il viaggio infatti si rivela essere l’occasione perfetta per crescere, mettersi alla prova, ma anche conoscere aneddoti e fatti riguardanti i genitori. Poco a poco, zia dopo zia, Bronte capisce che cosa le hanno donato i genitori: la possibilità di vivere delle avventure, di avere un bagaglio di storie legate al padre e alla madre. Scoprire racconti sui genitori veri o meno che siano: la madre era una principessa (o forse solo un’incredibile narratrice!) che amava i cavalli, il padre adorava le fate ed era generoso ed instancabile e così via.
I miei genitori mi avevano mandato in questo viaggio per vivere delle avventure: piccole avventure, come cenare da sola e assaggiare nuovi cibi, e avventure più grandi con elfi, un ragazzo senza scarpe, spiritelli d’acqua, Incantatori e draghi. Mi avevano mandato in questo viaggio per ascoltare le storie raccontate dalle mie zie su di loro, di quando leggevano i libri sulle fate, sul furto della cannella, della gara con i cibi piccanti, della ruota nella foresta…. un cesto pieno di ricordi per confortarmi. Ora volavo nell’aria, il mio cuore risplendeva di luce dorata, e un pensiero mi pervase.
Non ero mai stata così felice.
Bronte si scoprirà avventurosa, coraggiosa, determinata, sensibile, piena di iniziativa e di acume: salverà un bambino dal fiume, toglierà dai guai una delle zie, sopravvivrà ad una valanga, volerà su un drago, ascolterà conferenze che le permetteranno di saperne di più sul mondo in cui vive, viaggerà su una nave da crociera, facendosi due nuovi amici, aiuterà una zia caduta in depressione, scoprendo qualità che non sapeva di possedere.
Fino al finale in cui tutte le zie si riuniranno e Bronte sarà determinante per salvare il suo stesso mondo.
Le sconsiderate avventure di Bronte Mettlestone trascina il lettore in un mondo in cui la magia esiste, dove ci sono elfi, fate, draghi, maledizioni ed incantesimi, dove un popolo è soggiogato dal potere oscuro e un re, che è strato sconfitto, vuole tornare a dominare il mondo. Allo stesso tempo racconta la storia di una ragazzina che deve scoprire il suo posto nel mondo, fare affidamento solo su stessa, superare il lutto, la perdita, la rabbia, senza farsi travolgere da questo e dare il suo contributo per aiutare chi è difficoltà.
Leggero e spensierato in alcuni punti, profondo e toccante in altri, questo libro mi ha divertito e commosso. Ho letteralmente adorato le fantasmagoriche e spettacolari avventure che si trova a vivere Bronte e le zie scombinate ed imperfette che incontra.
Una storia che contiene molte considerazioni sulla vita, la tristezza, il dolore e la perdita, l’amicizia, la scoperta di sé e degli altri. Un’avventura che regala una girandola di emozioni, sensazioni e riflessioni preziose.
Unica pecca in un libro quasi perfetto, il finale, un po’ arruffato e tirato via, in cui molte cose vengono date un po’ per scontate e non spiegate come avrebbero meritato. Peccato, però, che non inficia il divertimento e il piacere provato leggendo questo romanzo.
Le sconsiderate avventure di Bronte Mettlestone di Jaclyn Moriarty – Gribaudo fantasy (2023) – traduzione di Rubina Ronci – pag. 361