Essere sempre “dalla parte del bene”

Dalla parte del bene di Martin Fahrner è un romanzo di una semplicità e di una piacevolezza unica. La storia di una vita raccontata come lo si farebbe ad un amico, partendo dalla rocambolesca e particolare conoscenza dei nonni, innamoratisi nonostante la contrarietà dei genitori di lei e sposatesi a Dresda in una parentesi di tregua tra un bombardamento e l’altro e continuato, nonostante la cortina di ferro, le difficoltà e la profezia, non avveratasi, che lo sposo avrebbe continuato a correre dietro alle donne anche da sposato.

Una vita fatta di episodi allegri e di drammi, centrata sulla figura del padre, un asso del calcio ceco, capitano della squadra del Kostelec, sempre pronto a combattere non solo per segnare gol ma anche e soprattutto per essere “Dalla parte del bene”.

E per il protagonista, nonché voce narrante, poter emulare il padre e diventare anche lui un campione sportivo, è l’obiettivo e lo scopo della sua giovane vita. Il padre rappresenta un faro che illumina la notte, e così rimarrà sempre, anche quando dovrà lasciare il calcio, reinventarsi un lavoro, persino quando inciamperà in disavventure finanziarie o i genitori si separeranno e la sua non sarà più la famiglia che avrebbe voluto. Seppur consapevole dei difetti e della manchevolezze del genitore il suo affetto e la sua stima non verranno mai meno.

Il libro intreccia ed interseca una concatenazione di brevi capitoli, in cui spostandosi avanti e indietro nel tempo, attraverso i ricordi, mescola quelli più vecchi a quelli più recenti, dalla storia dei nonni, a quella dei genitori, dalle sue esperienze come militare, fino all’accademia di arte drammatica. Soffermandosi sulle difficoltà del giovane narratore che nonostante tutti gli sforzi fatti non riesce in nessuno degli sport che prova. In lui non c’è il campione che tanti gli hanno predetto, l’erede designato dell’eccellente padre. Alla fine l’unica attività in cui eccelle e che lo rappresenta è l’arrampicata, sport che lo unisce all’amico Honza e lo porterà a fare incontri ed esperienze uniche.

Il protagonista dedica pagine intense anche all’amore da quello della nonna che sa sempre quando lui sta per arrivare e gli prepara i suoi piatti preferiti a Lucie, la ragazza conosciuta per caso sul treno. E il suo rimpianto: un sentimento forte e profondo fatto svanire per non aver compreso la lezione principale: anche e sopratutto in amore devi lottare sopra ogni cosa, devi combattere con tutte le tue forze perché quel sentimento cresca e non si arrenda alla prima difficoltà.

Avevo sempre pensato che l’amore ti cambiasse senza il bisogno di fare niente, se si trattava di vero amore non potevano esserci incomprensioni o disaccordi. Non sapevo ancora che il vero amore lo riconosci proprio perché non te lo lasci scappare, nonostante le incomprensioni e i disaccordi, che devi stringere i denti e superare le difficoltà insieme all’altro, imparare ad aprirti ed esprimere ciò che ti fa soffrire confidando nel fatto che l’altro non se ne approfitterà. Cominci a vedere anche le ragioni altrui e impari a controllarti e ad andare oltre finché all’improvviso ti accorgi che sei cambiato, e che è stato l’amore a metterci lo stampino. Il mio problema era che mio padre se n’era andato e che Lucie era stata cresciuta solo da sua madre. Nessuno dei due aveva radicata in sé la convinzione che i disaccordi si possono superare, che i problemi si risolvono parlando, che il silenzio e la pace vanno riconquistati. Avevamo solo imparato che a furia di gridare, le incomprensioni aumentano a dismisura, fino a creare un abisso.

Ovviamente essendo ambientato in un piccolo paese della Cecoslovacchia ai confini con la Polonia gli eventi storici di quel periodo – l’invasione russa, il regime comunista, le lotte studentesche, la primavera di Praga, la caduta del muro di Berlino – si intrecciano alla narrazione.

Lo scrittore ceco Martin Fahrner scrive questo romanzo con uno stile lieve, scorrevole, venato da una sottile ironia, creando un quadro che si arricchisce di particolari con il procedere dei capitoli, che, svelando poco a poco la concatenazione degli eventi, i legami familiari, i fatti salienti di una vita, regala al lettore un libro che dona benessere, perché nelle vittorie e sconfitte del protagonista e di suo padre è possibile riconoscersi e assolversi.

Dalla parte del bene di Martin Fahrner – Keller editore (2018) , traduzione di Laura Angeloni – pag. 226

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