Chi era Elisabetta imperatrice d’Austria e regina d’Ungheria?
La prima immagine che ho di Lei è legata agli zuccherosi film su Sissi interpretati da una giovanissima e bellissima Romy Schneider. Immagine che, però, non può essere più lontana dalla realtà.
Eppure quale personaggio femminile rappresenta al meglio l’ottocento se non Sissi?
Elisabetta, meglio conosciuta come Sissi fu sicuramente un personaggio misterioso e affascinante, dalla complessa e poliedrica personalità, donna moderna e anticonformista, ma anche spirito irrequieto ed infelice.
Una donna, diventata talmente leggendaria, e la cui vita è così piena di aneddoti e di racconti particolari, che la sua storia pare scritta da un romanziere particolarmente ispirato.
Elisabetta, imperatrice d’Austria e regina di Ungheria, bella, appassionata, infelice, una donna che rifiutò di adattarsi alle regole dell’etichetta, imposte dalla rigida corte asburgica, e per tutta la vita cercò di perseguire la propria autorealizzazione. Attentissima al proprio fisico e alla meravigliosa chioma, ogni sua apparizione riscuoteva plauso e critiche a non finire.
Elisabetta nasce in una famiglia nobile, ma che la lascia libera di vivere come preferisce, agli studi predilige l’aria aperta, le corse a cavallo. A 15 anni, che per uno strano scherzo del destino, viene preferita alla sorella maggiore Helene come futura sposa del cugino, nonché imperatore Franz-Josef, che si innamora a prima vista di lei.
Anche per la giovane pare un grande amore, ma l’allontanamento dalla famiglia, l’ambiente di corte, le continue regole – una fra tutte dover indossare i guanti in ogni occasione anche a tavola – la presenza costante della suocera, la completa sudditanza del marito ai diktat e ai consigli della madre, l’impossibilità ad occuparsi direttamente dei figli, la mancanza di un ruolo a corte, la voglia di poter essere consigliera del suo sposo, la allontanano dal marito e la portano a girare come anima inquieta l’Europa.
Dapprima l’unico luogo dove trova pace è l’Ungheria, in particolare Godollo, la tenuta a pochi chilometri da Budapest dove Elisabetta decide di vivere per allontanarsi dalla soffocante corte viennese, ma ben presto anche quel luogo magico non agisce più come medicina al suo animo. Troppi sono i dolori: la morte della figlioletta Sophie, la spaccatura dell’impero, le continue pressioni politiche, le morti ravvicinate e tragiche del cugino Ludwig e del figlio Rudof, fragile ed incompreso, a Mayerling.
Sissi donna inquieta e tormentata, dalla personalità complessa e sfaccettata. Insofferente alla regole ferree imposte dal protocollo di corte e dalla suocera.
Passò gran parte della sua vita a sfuggire alla vita di corte e all’atmosfera claustrofobica dei palazzi imperiali, viaggiando in tutta Europa, galoppando a perdifiato nella campagna inglese, cercando progetti da realizzare, come la costruzione di una meravigliosa villa dedicata ad Achille a Corfù, alla ricerca di una pace impossibile da trovare.
Una personalità controversa, poco amata dai suoi contemporanei in quanto stravagante, intollerante ai cerimoniali di corte e ai doveri che il ruolo le imponeva. Il suo essere paladina della causa ungherese, la rese ancora più invisa alla corte viennese. Ciononostante, fu proprio grazie a Sissi, che il territorio ungherese riconquistò la sua condizione di stato costituzionale e fu sancita la nascita dell’impero austro-ungarico, formato da due Paesi sovrani con regimi e governi diversi, ma uniti sotto un’unica corona.
Allison Pataki dedica all’imperatrice due romanzi e pur avendo studiato e letto tantissimo decide di “riscrivere” la sua storia, come dice nella postfazione. Due romanzi dove emerge tutta la ricchezza e sofferenza dell’animo di Sissi, che incarna, come non mai, lo spirito del romanticismo ottocentesco.
Curiosità:
1) Elisabetta Amalia Eugenia nacque il 24 dicembre 1837 a Monaco di Baviera, quarta dei dieci figli del duca Massimiliano Giuseppe in Baviera e di Ludovica di Baviera
2) Entrambi i genitori appartenevano alla famiglia Wittelsbach, ma il padre discendeva da un ramo collaterale dei duchi “in Baviera”, mentre la madre apparteneva al ramo principale della famiglia reale. Pertanto il titolo e il trattamento di Elisabetta alla nascita furono quelli di “Sua altezza la duchessa Elisabetta in Baviera”
3) Con Francesco Giuseppe che sposò a Vienna il 24 aprile 1854 nella chiesa degli Agostiniani erano cugini. Le loro madri erano infatti sorelle. Leggenda vuole che Francesco Giuseppe avrebbe dovuto sposare la di lei sorella Elena
4) Molto diversa la versione romantica dei tre film dedicati alla principessa – che oltretutto non fu mai – Sissi interpretata da una giovane e molto somigliante Romy Schneidernel 1955
5) Romy Schneider interpretò ancora l’imperatrice Elisabetta nel film Ludwig del 1973 diretto da Luchino Visconti, interpretato da Helmut Berger, sulla vita di Ludwig von Wittelsbach salito al trono di Baviera col nome di Ludwig II.
6) Il marito l’amò profondamente per tutta la vita, nonostante le continue assenze di Elisabetta. Ne sono testimoni le numerose lettere inviatele e anche quelle scritte da Francesco Giuseppe alla madre Sofia. La chiamava “édes, szeretett lelkem” (anima dolce e cara in ungherese)
7) Francesco Giuseppe ebbe una grande amicizia per un’attrice Katharina Schratt. Amicizia favorita dapprima dall’imperatrice, che ne fu poi però estremamente gelosa
8) La coppia imperiale ebbe quattro figli: Sofia (morta a soli 2 anni), Gisela, Rodolfo e Maria Valeria
9) Considerò l’ultimogenita Maria Valeria figlia “unica”, amatissima, se ne occupò, portandola con Lei nei suoi viaggi e arrivando ad avere atteggiamenti morbosi nei suoi confronti
10) Il figlio Rodolfo, erede al trono, aveva una visione politica spiccatamente liberale, in netto contrasto con quella del padre. Per questo Francesco Giuseppe non gli affidò mai importanti mansioni di politica interna e ciò lo fece rimanere ai margini della vita di corte.
Nel 1887 Rodolfo aveva acquistato un edificio di campagna a Mayerling e lo aveva adattato a proprio casino di caccia e lì in compagnia della baronessa diciassettenne Maria Vetsera, che era profondamente innamorata di lui, il 29 gennaio 1889 decise di uccidersi con un colpo alla tempia, dopo aver ucciso anche la giovane
11) Sulla tragedia di Mayerling è stato girato un film nel 1968, scritto e diretto da Terence Young, e interpretato da Omar Sharif, Catherine Deneuve, James Mason e Ava Gardner. Qui è la bellissima attrice americana ad interpretare una matura e tormentata Elisabetta
12)Appassionata del mondo greco aveva un’ammirazione infinita per Achille “La sua volontà era l’unica cosa che avesse sacra, ed è vissuto solo per i suoi sogni”
13) A Corfù, uno dei luoghi preferiti dall’imperatrice, fece costruire una villa ispirata all’architettura classica greca e dedicata al suo idolo, chiamata Achilleion
14) Altro suo mito è Ulisse, l’identificazione con il quale la portò a farsi legare all’albero della nave per guardare il mare in tempesta. Ulisse come proiezione mitica dell’irrequieta ricerca
15) Profondamente irrequieta soffriva di una profonda inquietudine interiore che placava con un esercizio fisico continuo. Faceva lunghissime passeggiate e altrettanto lunghe cavalcate
16) Amava moltissimo i cavalli. Trascorreva tantissimo tempo in loro compagnia ed era un’amazzone provetta, spericolata, audace e temeraria, eppure smise all’improvviso di montare, confidando ad una sua dama di compagnia che le era venuto meno il coraggio
17) Odiava il ruolo di rappresentanza che le spettava, durante i viaggi di stato si fece spesso sostituire da una dama di compagnia che le assomigliava
18) Collezionava foto ed immagini di belle donne. Per qualcuno questo è la conferma dell’omosessualità dell’imperatrice. In realtà la sua era una passione narcisistica, rivolta a se stessa:paragonava la sua bellezza a quella delle altre per trovare conferma della propria avvenenza.
19) Ossessionata da Heinrich Heine, con cui ritenne di essere in contatto spiritistico, tenne per gran parte della sua vita un diario su cui scriveva in versi ispirandosi allo stile e alle tematiche del poeta, occupandosi, per lo più, in modo trasognato o sarcastico, di determinati episodi di vita quotidiana.
20) Il controllo ossessivo del peso divenne con l’età una specie di bisogno vitale. Si pesava e misurava anche tre volte al giorno registrando ogni minima variazione
21) Ciò nonostante era estremamente golosa, le piacevano: la cioccolata, le torte alla crema , i sorbetti, i gelati e gradiva lo champagne. Nel corso dei suoi viaggi faceva soste non programmate in pasticceria, spesso in compagnia dei suoi familiari
22) Sissi aveva capelli lunghissimi che curava in modo ossessivo, Alla fine delle sedute di pettinatura, che potevano durare anche due ore, si faceva presentare su un vassoio d’argento i capelli “morti”, cioè quelli caduti durante l’operazione. Se erano particolarmente numerosi, l’imperatrice infliggeva punizioni che potevano arrivare fino agli schiaffi
23) Aveva un ampio guardaroba e un’attenzione puntigliosa alla sua tenuta da cavallerizza. Sua mania era quella di farsi adattare la tenuta quando era già in sella ed indossare tre paia di guanti, uno sopra l’altro
24) Celava spesso il viso dietro velette o ventagli, mal sopportando gli sguardi delle persone
25) Appassionata di shopping, indulgeva nell’acquisto di tutto ciò che l’attirava e con cui poi arredava alcune delle sue dimore
Il mio nome è Sissi (2015), Sissi La solitudine di un’imperatrice (2017) di Allison Pataki – Bookme, Superbeat – pag. 540 , pag. 445