Una ragazza intraprendente

Questo libro mi ha subito incuriosita per la copertina cosi particolare, per il titolo ambiguo e per la trama che vede una giovane intraprendente, in attesa di iscriversi al College, svolgere le indagini su un cold case, come tesina di fine anno. Temevo però che fosse uno di quei libri super pubblicizzati e un po’ fragilini in cui spesso ci si imbatte. Devo dire che, nonostante qualche preconcetto, non sono rimasta delusa, anzi…

La piccola cittadina di Little Kilton, in cui vive Pippa Fitz-Amobi, per gli amici Pip, cinque anni prima è stata sconvolta a causa della misteriosa scomparsa di Andie Bell. La ragazza che, all’epoca aveva solo dodici anni, è rimasta impressionata e colpita dall’avvenimento anche perché poco dopo l’inspiegabile sparizione è stato trovato il corpo del fidanzato della giovane a cui ovviamente è stato attribuito il delitto, sebbene il corpo di Andie non sia mai stato ritrovato.

Per Pippa tutto il caso è stato trattato in modo superficiale, senza nessuna vera indagine e soprattutto nutre seri dubbi che Sal, il fidanzato di Andie, accusato del suo omicidio, possa essere un assassino, troppo sensibile, troppo altruista, per aver commesso un simile fatto.

Partendo da una semplice osservazione «Se un cattivo può essere creato, può essere anche smontato», Pip inizia un’indagine personale, fatta di interviste a chi conosceva la vittima, agli amici, ai membri della comunità, ricerca di informazioni tratte da articoli di cronaca e conferenze stampa della polizia risalenti all’epoca dei fatti. Pip è meticolosa, attenta, nota dubbi e incongruenze a suo avviso mai vagliati dagli inquirenti. A poco a poco nella sua indagine coinvolgerà anche Ravi, il fratello di Sal, desideroso di ristabilire la verità e soprattutto di uscire dal clima pesante di sospetto e diffidenza con cui ormai deve quotidianamente fare i conti.

Durante le indagini Pip scoprirà che Andie non era solo la bella ragazza, popolare e divertente, amata da tutti e a cui nessuno farebbe mai male, ma una ragazza con ombre e segreti. Non l’essere perfetto, osannato e santificato dopo la morte, ma una ragazza priva di scrupoli, cinica e pronta a sfruttare il suo carisma e la sua notorietà per raggiungere i propri scopi.

Tassello dopo tassello, grazie alla sua ostinazione, allo spirito di osservazione e alla voglia di riuscire a far chiaro sulla vicenda riuscirà a scoprire che cosa è accaduto cinque anni prima.

Nel corso delle indagini non mancheranno gli stop, i dubbi e persino le minacce prima velate poi via via sempre più inquietanti, che faranno capire alla ragazza di essere sulla buona strada.

Questo romanzo ha sicuramente due punti di forza: è un thriller davvero ben costruito con una soluzione tutt’altro che ovvia e ha una protagonista davvero interessante. Aspirante giornalista d’inchiesta, curiosa, critica, intelligente e con un grande spirito di osservazione, la diciassettenne mostra subito di avere carattere, di desiderare la verità sopra ogni cosa, senza mai avere paura di dire ciò che pensa.

Inoltre l’intreccio, pur scritto in terza persona, contiene annotazioni, articoli di giornali, estratti di interrogatori, mail, diari, trascrizioni che rendono il romanzo un vero e proprio dossier investigativo e che inducono il lettore a seguire le indagini e a farsi un’idea di che cosa sia accaduto a Andie e chi possa avere avuto interesse a farla sparire e a far ricadere la colpa su Sal. E la conclusione porterà alla luce una vicenda più complessa di quella che ci si aspettava all’inizio, ricca di sfaccettature e per nulla banale.

E se le ricerche e le scioccanti scoperte sono il fulcro del racconto, l’autrice riesce a toccare anche argomenti attuali come il bullismo, la violenza, la droga, l’emarginazione e la paura dei pregiudizi, oltre a far ragionare su come le persone non siano mai totalmente buone o cattive, ma ricche di sfumature, contraddizioni ed incoerenze. Holly Jackson, considerando anche che è un libro rivolto soprattutto ad un pubblico di adolescenti, affronta questi argomenti in maniera costruttiva, ponendo l’accento sulla loro gravità e sulla necessità di non sottovalutarli mai. Ad esempio Sal, ragazzo gentile e sempre sorridente, ha forse l’unica colpa di essere indiano e di conseguenza il capro espiatorio perfetto.

Lo stile di scrittura è scorrevole, la trama ben costruita, il finale ottimo e la spiegazione per nulla mediocre. Promosso

Come uccidono le brave ragazze di Holly Jackson – Rizzoli (2021) – traduzione di Paolo Maria Bonora – pag. 463

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