Un albergo dal fascino di altri tempi

Per la gran parte della lettura del romanzo Miss Marple al Bertram Hotel ho pensato che Agatha Christie avesse voluto scrivere un libro completamente diverso dal solito, un romanzo d’atmosfera.

Perché minuziosa e dettagliata è la cura con cui l’autrice si dedica a descrivere il Bertram Hotel, un vecchio albergo nel cuore del West End che, nonostante qualche crepa e piccola lesione è stato restituito alla condizione originaria, e a questo deve la sua fortuna nella Londra del dopoguerra. Un hotel che si è fatto vanto di continuare a mantenere un’atmosfera passata e per questo piace così tanto alla nobiltà decaduta e agli stranieri che assaporano il suo fascino démodé ma senza rinunciare a tutte le comodità della vita moderna. Un albergo che sembra vecchissimo ma che in realtà ha una cura quasi maniacale verso il dettaglio: dall’attenzione all’altezza e comodità delle poltrone al cercare di soddisfare ogni più minima richiesta, dalla cortesia impeccabile degli impiegati al rito del tè delle cinque servito con ogni sorta di leccornie.

C’erano grandi vassoi d’argento sbalzato e teiere in stile georgiano. Le porcellane, anche se non erano effettivamente Rockingham e Daenport, sembrava che lo fossero e, quanto al tè, era delle migliori marche, Ceylon, Darjeeling, Lapsang, eccetera e quanto a dolci e tartine potevate ottenere tutto quello che volevate… e ottenerlo!

Ma a poco a poco si nota che tutto questo è una sorta di fondale di cartapesta, di scenario su cui i personaggi si muovono, consapevoli o inconsapevoli di recitare una parte, di essere comparse accidentali di qualcos’altro.

Tra gli ospiti un’aristocratica un po’ pettegola, Selina Hazy, il distratto canonico Pennyfather, il rigido colonnello Luscombe, tutore della giovane futura ereditiera Elvira Blake, ma soprattutto l’affascinante Bess Sedgwick, priva di scrupoli e sempre pronta a correre dietro ad ogni avventura ed esperienza, e la sua ultima fiamma il giovane pilota automobilistico Ladislaus Malinowski nonché la imperturbabile Miss Marple, che tra un acquisto e un altro, osserva implacabile quello che si muove intorno a lei.

Apparentemente succede davvero ben poco in questo romanzo, un accenno a delle rapine, e soprattutto ad una serie di persone insospettabili che appaiono sulla scelta del crimine ma che in realtà sono da tutt’altra parte. Una storia familiare dolorosa e complessa che coinvolge una ragazza cresciuta senza madre che vuole maggiore autonomia e libertà. E quando quasi al termine del libro avviene l’omicidio, oltretutto poco coerente con tutto l’andamento della storia e che poco o nulla a che fare con la parte precedente del romanzo, il lettore non si raccapezza davvero più.

Miss Marple se già in altri libri era un personaggio secondario qui pare proprio un’apparizione che in fondo in fondo non è nemmeno così determinante alla soluzione del mistero.

Agatha Christie è ancora una volta bravissima sia nel descrivere proprio questo mondo decaduto, facendo immergere il lettore in quest’atmosfera e facendo emergere qua e là le stonature e sbavature di tutta questa perfezione, sia nel disseminare indizi. E’ veramente maestra nel creare l’impianto narrativo in cui accade l’evento tragico, la matassa complessa e i tanti personaggi misteriosi che nascondono qualcosa o che hanno ottimi moventi per aver commesso il fatto. Però al momento in cui l’investigatore di turno deve sbrogliare la matassa, l’indagine fa acqua da tutte le parti.

Gialli perfetti nella costruzione del mondo, accurati nella descrizione dei personaggi, eccezionali nello sviare il lettore facendo vedere che tutti hanno un movente e che chiunque poteva essere il colpevole, ma troppo sbrigativi nella spiegazione finale che spesso è buttata là, calata dall’alto senza dare risposte, senza chiarire il ragionamento operato dall’investigatore per arrivare alla soluzione, il percorso logico seguito per ricostruire i fatti e scoprire il chi e il perché. Ed è questo che almeno a me lascia spesso insoddisfatta nella lettura di alcuni gialli di Agatha.

Miss Marple al Bertram Hotel di Agatha Christie [At Bertram’s Hotel 1965]– Oscar Moderni (2020) pag. 2024

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