Dopo La Capanna dello Zio Tom ci voleva un libro decisamente diverso. Un libro che si è rivelato essere una sorta di summa di tutte le letture fatte in questi cinque mesi.
C’è la Schiavitù, qui chiamata Servizio, un mondo fatto di affetti, di calore, di canti, di racconti, che può ad ogni momento essere spezzato e spazzato via dalla Qualità, dal padrone, che senza rispetto per i rapporti familiari, può vendere lo schiavo recidendo in un colpo solo i suoi legami
C’è la Ferrovia Sotterranea, una società segreta, volta a liberare gli schiavi e condurli a Nord dove potranno iniziare una nuova vita in piena libertà
C’è Harriet la piccola grande donna che fece della Conduzione la sua ragione di vita
Ci sono una serie di personaggi indimenticabili, la bellissima e fiera Sophie, l’ambigua Corinne, il professor Bland, i fratelli White e soprattutto Thena, piegata ma non spezzata, che cresce Hiram come fosse suo…
E c’è soprattutto Hiram, il protagonista di questo incredibile romanzo, un ragazzo combattuto, diviso, che deve trovare il suo posto e il suo ruolo nel mondo. Figlio del padrone e di Rose, venduta quando lui era piccolo, di cui serba un ricordo dolcissimo ma sfocato, vive a metà strada tra Servizio e Qualità, consapevole, anche se in modo inconscio, che non sarà mai né l’uno né l’altro, perché ha un dono ma deve imparare ad usarlo nel modo migliore
Se volete leggere un libro, uno solo, sulla schiavitù questo è perfetto.
Un romanzo assolutamente da leggere, ipnotico, magico, trascinante, potente
Il danzatore dell’acqua di Ta-Nehisi Coates – Einaudi editore (2020) – pag. 387