In un bosco uno scoiattolo corre veloce, cercando di scansare rami e fronde, guardandosi continuamente alle spalle, cercando di arrivare sano e salvo a destinazione, senza che i suoi temibili inseguitori lo catturino…
Inizia così il primo romanzo scritto da Francesca Ruggiu Traversi, Il mistero del gatto d’oro, trasportandoci subito in mezzo alla storia, facendoci trattenere il fiato sul destino dello scoiattolo e sul motivo che lo ha indotto a fuggire e nascondersi.
Dico subito che Francesca è diventata negli anni un’amica ed è stato davvero emozionante leggere la sua prima fatica, oltretutto un romanzo che so che ha amato tantissimo e a cui a distanza di anni continua ad essere affezionata e legata.
Il mistero del gatto d’oro racconta di animali antropomorfi (scoiattoli, marmotte, topi), che vivono intorno alla Biblioteca dei Castagni, un luogo speciale, dove la conoscenza, l’arricchimento culturale e personale vale più di ogni altra ricchezza.
All’interno ogni animale offre le sue doti per far prosperare la comunità: chi cucina buonissimi stufati di mele e patate, chi cura l’orto, chi insegna ai piccoli e chi dedica il suo tempo allo studio.
Milo amava quell’ambiente tranquillo, dove ferveva un’operosa attività. C’era chi si dedicava allo studio dei libri, e chi alla selezione dei diversi tipi di foglie e piante. C’erano Alice e Baffo, che conoscevano ogni segreto sulla cucina e sulle erbe aromatiche, e Verza, che dirigeva l’orto della comunità, al quale tutti offrivano il loro contributo. C’era Frassino, la marmotta esperta di lavori di falegnameria, e Lucio il topo studioso delle acque del lago, che aveva insegnato a Milo e ai suoi amici a pescare. E poi via via tutti gli altri. Infine c’era il maestro a cui Milo voleva bene come a un padre.
Quest’atmosfera idilliaca è però in bilico, costantemente attentata dalle prepotenze e le angherie delle volpi, capitanate da Lord Pavel, violento e senza scrupoli, che vivono in un castello poco distante e impongono la loro costante presenza chiedendo un tributo: cibo in cambio di protezione e sicurezza. Maestro Pepe, che regge con giustizia ed equilibrio la Biblioteca, ha accettato questa sorta di tregua, dopo che molto sangue è stato versato e a farne le spese sono stati tanti animaletti della comunità.
Un patto fragile che basta un nulla per rompere e che soprattutto i giovani della Biblioteca non accettano più di buon grado.
Milo, Greta e Zot, i cui genitori sono stati uccisi dalle volpi, vorrebbero cercare un’altra strada per sconfiggere Lord Pavel e i suoi seguaci. E la soluzione potrebbe trovarsi proprio in un’antica leggenda che parla di un mitico gatto d’oro. Un eroe senza paura che sicuramente libererebbe la piccola e prospera comunità dal pericolo costante delle volpi.
Per questo i tre amici, diversi di specie, uno scoiattolo, una marmotta e un topolino, ma soprattutto per temperamento e carattere, decidono di partire alla ricerca del mitico gatto d’oro. Milo, Greta e Zot dovranno affrontare pericoli mortali, mettere alla prova il loro coraggio, incontrando però anche altri animali generosi, come il corvo Gracchio, il castoro Macchia e i conigli Flora e Geppo che non esiteranno ad aiutarli nell’impresa.
E mentre i tre amici sono impegnati nella ricerca, anche gli animali rimasti alla Biblioteca dovranno sopportare soprusi, sopraffazioni e umiliazioni da parte delle volpi sempre più arroganti e convinte che niente e nessuno possa fermarle.
Francesca Ruggiu Traversi scrive una favola ricca di spunti di riflessione, piena di avventura e di colpi di scena. Il mistero del gatto d’oro si rivela un esordio davvero maturo, grazie anche ad una scrittura corposa e ad una ottima rappresentazione dei personaggi.
Un libro, arricchito dalle deliziose illustrazioni di Anna Curti, che soddisferà grandi e piccini.
Peccato che ad oggi il libro risulti quasi introvabile, ma grazie a Vinted, usato o biblioteca è possibile comunque recuperare e leggere questa storia meravigliosa.
Il mistero del Gatto d’Oro di Francesca Ruggiu Traversi – Einaudi Ragazzi (2007) – pag. 145