Mi sono sempre chiesta se amo così tanto le storie familiari, soprattutto quelle con tantissimi fratelli e sorelle perché sono figlia unica. Forse dal mio smodato desiderio di fratelli e sorelle e di una famiglia grande e complessa nasce l’amore per i libri che raccontano epopee familiari e le serie tv tipo Brothers and Sisters o This is Us. Per questo i libri che trattano dei rapporti familiari mi affascinano tantissimo e di solito la loro lettura mi soddisfa parecchio, non fa eccezione Tutto è meraviglia di Ann Napolitano.
Tutto è meraviglia è la storia di quattro sorelle italo americane, unitissime seppur molto diverse l’una dall’altra. Julia la maggiore, la più decisa e volitiva, ha le idee chiare e un percorso già perfettamente tracciato nella sua testa. Sylvie, la seconda, vuole avere la possibilità di scegliere ciò che sente più congeniale, rifiuta le etichette e dai libri, che tanto ama, ha appreso che esistono connessioni profonde tra le anime e per questo sa che troverà l’uomo a lei destinato, come le storie d’amore grandiose ed irripetibili dei romanzi letti. Infine le gemelle Emeline e Cecelia, la prima la più comprensiva, sempre pronta ad accogliere o consolare, con un enorme desiderio di maternità, la seconda, l’artista, anticonformista e pronta a sparigliare le carte. Al loro fianco la madre Rose, insoddisfatta dal marito Charlie che considera un buono a nulla, capace solo di bere, leggere poesie e citare l’amato Walt Whitman, vuole per le figlie un futuro diverso dal suo, una realizzazione ovviamente familiare ma anche che terminino il college e sappiano farsi valere.
Una narrazione corale che si espande per circa 30 anni e accoglie più punti di vista permettendo così al lettore di seguire le vicende delle sorelle, i loro errori, i loro desideri, la loro determinazione. La cocciutaggine o convinzione nel seguire la propria strada giusta o sbagliata che sia, ma il rimanere comunque uno specchio e un richiamo l’una per l’altra. Perché le sorelle Padavano, al di là delle differenze caratteriali e le incomprensioni reciproche, sono quattro versioni della stessa persona, e come scopriranno loro stesse il legame che le unisce è più forte della distanza, degli errori e dei contrasti, perché l’amore nato dall’essere parte di una stessa famiglia, i ricordi, gli avvenimenti convissuti creano una trama di affetto indissolubile.
Un romanzo che richiama espressamente Piccole donne e quel microcosmo speciale delle sorelle March.
La prima volta che Julia aveva letto Piccole donne, aveva raccontato la storia delle quattro sorelle March, e si erano messe a discutere per stabilire a chi di loro corrispondessero. Julia e Sylvie si riconoscevano nella volitiva Jo, e Sylvie era convinta che avessero ragione entrambe. Perciò se l’erano divisa. Julia possedeva l’esuberanza e la passione di Jo, mentre Sylvie ne condivideva l’indipendenza e l’interesse letterario. Emeline e Cecelia si erano scambiate le identità di Meg e Amy, ma ogni volta che una delle sorelle era malata o triste dichiarava di essere Beth.
Tutto è meraviglia mi ha commosso e convinto, non un libro perfetto, ma una narrazione comunque convincente. Le sorelle Padavano con i loro dissidi, la loro voglia di cambiare e vivere la vita a modo loro mi hanno conquistato.
Una bella storia con qualche sbavatura, con personaggi urticanti con cui non si riesce ad entrare in empatia, ma che affronta temi delicati tra cui la depressione, l’incapacità di dimostrare affetto, il voler imporre una propria visione delle cose.
E rende perfettamente l’idea che i rapporti interfamiliari siano fatti di luci ed ombre, di risentimenti, di malintesi, ma anche di momenti di comunione perfetta, dove basta uno sguardo per capirsi al volo. E anche la sorellanza per quanto coesa ha momenti di sbando, perché in ogni famiglia esiste la gelosia, l’impossibilità di entrare fino in fondo nell’anima dell’altro per quanto vicino esso sia, i propri sogni che spesso cozzano con quelli dell’altro.
Un libro che mi ha fatto riflettere su quanto è necessario essere flessibili e pronti ai cambiamenti perché la vita ha la capacità di annullare qualunque progetto e buttare all’aria qualsiasi castello di carte noi possiamo costruire.
E mi ha ricordato ancora una volta che tutti «Abbiamo bisogno di un altro paio di occhi. Abbiamo bisogno delle persone che ci stanno intorno».
E alla fine è impossibile non rimanere coinvolti dalla determinazione di Julia, la passione di Sylvie, l’umanità di Emeline, la trasgressione di Cecelia, ma anche dallo spirito di Charlie, la dolcezza di William, la forza di Alice, l’esuberanza di Izzy, il distacco di Rose…
Tutto è meraviglia di Ann Napolitano [Hello beautiful 2023 ]- Mondadori (2024) traduzione di Manuela Faimali – pag. 427