Il batticuore del primo amore

Matteo Bussola ha un’incredibile capacità di parlare di sentimenti, sensazioni, emozioni, senza scadere nello scontato, lo fa nei suoi libri “per adulti” e lo fa con ancora più maestria nei libri dedicati ad un pubblico più giovane.

In questo delizioso romanzo arricchito anche dalle illustrazioni dello stesso autore e di Emilio Pilliu tocca il tema del primo amore.

Cosa succede quando all’improvviso ti accorgi di guardare con occhi nuovi, diversi, l’amico che hai accanto da anni, con cui hai condiviso avventure e piccoli segreti, scoperte ed imprese, ma ora ti senti in imbarazzo a stargli accanto, vorresti dirgli quello che provi, e allo tesso tempo lo temi: e se cambiasse qualcosa e se per lui non fosse così e se oltre a non condividere quel sentimento perdessi anche il tuo migliore amico? E’ questo spaesamento, questa sensazione di farfalle nello stomaco, di subbuglio nel cuore, di caos nel cervello che l’autore veneto racconta.

Alternando le voci dei due protagonisti Viola, già interprete di Viola e il blu, e Marco e i loro diversi punti di vista, viene messo in luce anche la differenza con cui femmine e maschi affrontano il tema dei sentimenti e quanto l’educazione sentimentale, o meglio sarebbe dire l’assenza di questa crei difficoltà di comprensione e paura.

«Be’, soprattutto perché hanno paura di sembrare deboli. Ma non è colpa loro, è che non sono molto abituati a gestire i loro sentimenti, ad accettare le loro fragilità, non glielo insegna nessuno. E non c’è nulla al mondo che ti faccia sentire fragile come l’amore per qualcuno».

Quando manca qualcuno, famiglia o scuola, che educhi, spieghi, illustri con competenza ma anche con empatia le emozioni, il rischio è di affidarsi agli amici, agli stereotipi, alle false leggende.

Perché nessuno ci parla mai di sentimenti, di emozioni, della loro forza ed importanza, della percezione differente che se ne ha, e di conseguenza ci si trova spesso impreparati a gestirli e affrontarli. Ed è così che davanti a qualcosa che non conosciamo e non sappiamo maneggiare la nostra fragilità diventa un problema, un ostacolo, una cosa da nascondere o camuffare perché è proprio lì dove siamo frangibili che diventiamo più vulnerabili ed esposti al dolore e, di conseguenza, più deboli.

Bussola sceglie di partire e poi ribaltare il mito per eccellenza quando si parla di amore, quello che racconta Platone nel Simposio: all’inizio dei tempi gli esseri viventi erano composti da due parti unite, che Zeus divise per punirli della loro tracotanza, da quel momento ognuno è andato alla ricerca della sua metà per tornare a sentirsi completo.

Qui il concetto è rovesciato, ritenendo l’essere umano intero ed è l’incontro con l’amore a spezzarci a metà, permettendoci di mettersi a nudo, di farsi guardare dentro.

La verità è che noi prima di incontrare l’amore siamo mele intere, e troppo spesso agli altri ci piace mostrare solo la nostra buccia lucida, e fermarci a quella. Ma poi, quando abbiamo la fortuna di incontrare qualcuno che ci fa battere il cuore davvero, è allora che l’amore ci spezza a metà, facendoci diventare mezzemele. Nel senso che ci offre l’opportunità di mostrare quel che siamo davvero, ciò che abbiamo dentro, proprio come i semini di una mela.

Mezzamela è una sorta di diario di educazione sentimentale che fotografa l’adolescenza e tutti i suoi cambiamenti, un romanzo sulla scoperta di quell’intricato gomitolo di sensazioni che è il primo amore ma anche sull’imbarazzo, senso di inadeguatezza, incomprensioni, fragilità e soprattutto paura che accompagna tutti i cambiamenti. Un racconto sul passaggio dall’amicizia all’amore con tutti i timori e l’impaccio che porta con sé, ma attraverso cui l’autore accarezza una serie di altri temi importanti, come gli stereotipi di genere, il giudizio degli altri, la paura di mostrare le proprie debolezze, la difficoltà di capirsi e di comunicare, il coraggio di mettersi a nudo, l’importanza dell’amicizia e del dialogo.

«… a volte, per paura di non essere amati, tentiamo di accontentare gli altri, cercando di nascondere quelli che consideriamo i nostri limiti, i nostri difetti o le nostre paure. Che invece sono spesso le nostre parti più vere, quelle che ci rendono unici».

Un libro consigliatissimo ai ragazzi che possono identificarsi con i due protagonisti e le loro vicende, ma anche ai genitori per avere un assaggio di come si dovrebbe comunicare con i propri figli soprattutto nell’età dell’incertezza quando non sono né carne né pesce, quando il groviglio del loro mondo interiore rischia di schiacciarli e destabilizzarli, oltre che renderli poi futuri adulti incapaci di gestire le proprie emozioni.

Mezzamela di Matteo Bussola Illustrazioni di Emilio Pilliu e Matteo Bussola – Salani editore (2023) – pag. 141

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