I momenti preziosi del 2021

Come sempre, arrivati all’ultimo giorno dell’anno, si tende a ripensare ai 365 giorni trascorsi, a tirare bilanci oltre a fare previsioni e progetti per l’anno nuovo.

Come sempre, almeno per me, anche negli anni peggiori, più faticosi, più difficili, dell’anno appena trascorso amo conservare i momenti preziosi, ricordi che da soli fanno spostare la bilancia verso il positivo: e questo 2021 non fa eccezione.

E’ stato un anno faticoso, e credo lo sia stato un po’ per tutti. Dopo il funesto ed imprevedibile 2020 che aveva spiazzato tutti con una pandemia globale, ci eravamo illusi che le cose potessero ripartire. Invece il virus, il poco senso di responsabilità, l’avventatezza di alcuni, la miopia della politica, ci hanno dimostrato che siamo ancora lontani dalla normalità. E come sempre capita al genere umano, ci siamo adattati. Abbiamo fatto le dosi di vaccino, ripreso ad indossare sempre le mascherine, ridotto le occasioni affollate e guardato con un po’ di timore gli assembramenti. Però siamo cambiati, più diffidenti, meno pazienti, sicuramente più intolleranti. Non poter programmare un viaggio, una festa, una cena, vivere con terrore una linea di febbre o un colpo di tosse ci ha resi guardinghi e meno aperti.

Per questo voglio pensare a questo 2021 appena concluso guardando alle cose belle che mi sono successe.

Un weekend improvvisato nella magia della val d’Orcia: il colore della terra, che cambia d’intensità da un chilometro all’altro, i lunghi filari di cipressi, le case che si stagliano all’orizzonte, le chiese e le piazze che racchiudono la bellezza della storia.

Una domenica a respirare il profumo di lavanda e guardare le nuvole che si rincorrono in cielo dall’alto di un covone di fieno.

Una vacanza in montagna con la famiglia e il gruppo storico di amici, un momento per stare all’aria aperta, assaporare le passeggiate, mangiare le prelibatezze del luogo e ridere di tutto e di niente.

La prima volta in Puglia, anche se per pochi giorni: lo splendore del barocco leccese, lo stupore di fronte ad Alberobello, Locorotondo e Ostuni, la bontà della cucina tipica e il poter dormire dentro un trullo.

A dicembre l’apertura di questo blog, di questa pagina che mi rappresenta e mi permette di trovare uno spazio tutto mio in cui parlare di ciò che preferisco.

Non posso dimenticare i momenti speciali con la mia famiglia, non quella perfetta del Mulino Bianco, disordinata, disorganizzata, pasticciona, ma anche stimolante, dove si urla, si litiga, ma si ride e si canta a squarciagola. E con gli amici, quelli storici, quelli veri di sempre, ma anche quelli conosciuti da poco, quelli incontrati in modo virtuale, eppure diventati reali più che mai.

Perché questo 2021 mi ha portato, e per la prima volta, al Salone del Libro di Torino e a Più libri e più liberi di Roma, dove ho incontrato le persone con cui parlo giornalmente, mi ha permesso di guardarle negli occhi e rendermi conto che sono speciali esattamente come immaginavo. Mi ha confermato l’idea che il virtuale può essere la via più diretta per incontrare persone che hanno gli stessi gusti, la stessa voglia di confrontarsi, lo stesso piacere di parlare di libri.

Sì in tutto questo sproloquio non ho parlato di libri, gli amici di carta, che mi accompagnano da sempre, che mi conducono in luoghi magici, mi aprono la mente, approfondiscono conoscenze, accendono curiosità, mi emozionano. Loro onnipresenti, che mi accompagneranno nell’anno nuovo e che saranno una costante anche per il 2022.

Non farò buoni propositi, come comprare meno libri, smaltire quelli che ho già, tanto per rimanere in campo libresco, so perfettamente che il 2 gennaio sarebbero già obsoleti ed inutili…

Vi auguro, però, un 2022 pieno di cose belle, di tante belle letture e di momenti indimenticabili, perché come dice sempre Pollyanna, lettura con cui ho concluso il 2021, si può sempre cercare di trovare qualcosa di felice in quello che ci capita e che viviamo.

E per finire vi lascio la poesia di Jacques Brel, che stamani un’amica mi ha mandato, perché racchiude tutti gli auguri più belli che vorrei fare e ricevere.

Vi auguro sogni a non finire
e la voglia furiosa di realizzarne qualcuno
vi auguro di amare ciò che si deve amare
e di dimenticare ciò che si deve dimenticare
vi auguro passioni
vi auguro silenzi
vi auguro il canto degli uccelli al risveglio
e le risate dei bambini. Vi auguro di rispettare le differenze degli altri perché il merito e il valore di
ognuno spesso è nascosto. Vi auguro di resistere all’affondamento,
all’indifferenza, alle virtù negative della nostra epoca. Vi auguro di non rinunciare mai alla ricerca, all’avventura, alla vita,
all’amore,
perché la vita è una magnifica avventura e niente e nessuno può farci
rinunciare ad essa, senza intraprendere una dura battaglia. Vi auguro soprattutto di essere voi stessi, fieri di esserlo e felici, perché la
felicità è il nostro vero destino.

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